Surrogati di felicità o sogni?
È sera, la giornata sta per concludersi e l’unico desiderio che ho è quello di riposarmi, di staccare la spina da tutto e da tutti.
Senza nemmeno accorgermene rimbalzo qua e là tra video, canali tv e social.
I miei surrogati di felicità.
Per un po’ mi sento come anestetizzata e tutto sparisce.
Poi terminato quel momento iniziale mi assale un senso di incompiuto, di insoddisfazione.
Non ho imparato nulla, non ho partecipato a niente, non mi sono mossa di un passo e io sto bene quando qualcosa di nuovo mi incuriosisce, quando ho un progetto tra le mani, quando tutto si muove e prende forma.
Sento la stanchezza fisica dopo giornate a volte troppo lunghe ma ogni sera porto avanti il mio progetto, un minuscolo pezzetto alla volta.
E alla fine stremata mi addormento ma con un sorriso sulle labbra.