Decorazioni natalizie alternative
Di continuo sui social o in tv vediamo immagini di galleggianti distese di plastica o di ghiacciai ridotti all’osso e ne rimaniamo sempre stupiti ed addolorati.
Poi ad un certo punto tutta quell’indignazione sparisce e ognuno di noi torna alla propria vita.
Dopotutto quelli di cui si parla sono eventi estremi e spaventosi a cui di solito per fortuna facciamo solo da spettatori attraverso uno schermo.
Sembrano situazioni così lontane da noi, storie che non ci appartengono, non ci riguardano.
Qualche giorno fa passeggiando nel mio quartiere ho notato questi lunghi filamenti opachi fare capoccella da un grande albero.
Nel mio folle e curioso viaggio alla scoperta di ciò che mi circonda li ho trovati di una bellezza e una forza travolgenti.
Con il naso ancora in su ho visto che diversi alberi ospitavano questi strani e spettrali guardiani.
Deve essere stata l’imponenza di questi imballaggi e il loro muoversi al vento ad aver attirato la mia attenzione.
Sì perché di sigarette e cartacce per terra ne vedo a migliaia ma non sento il bisogno di fotografarle, non le trovo speciali, ci sono abituata.
Ma come avevano fatto ad arrampicarsi fin lì?
Semplice, era bastato lasciarli incustoditi qualche secondo in balia del vento.
La nostra distrazione e superficialità porta a questi tristi spettacoli.
Oggi tutti portiamo a spasso le nostre borracce firmate ma quanti ancora gettano a terra mozziconi e scontrini senza nemmeno accorgersene?
Il mare, per quanto grande sia, è sempre costituito da tante piccole gocce.