Possiamo scegliere l’inquadratura delle nostre storie

Imparare a guardare il mondo da un altro punto di vista.

Questo è quello che mi affascina della fotografia.

L’inquadratura ti permette di dare una tua personale interpretazione della realtà.

Quando si sta per scattare una foto, si è portati naturalmente a provare diverse angolazioni per riuscire ad esaltare al massimo ciò che si vuole ritrarre.

Chissà perché questo non avviene anche con i nostri pensieri.

Il più delle volte scegliamo una storia da raccontare o da raccontarci e non ci smuoviamo più di tanto da quella versione anche se abbiamo tutti gli elementi per farlo.

Sarebbe interessante se imparassimo ad applicare la stessa curiosità che adottiamo nella fotografia alla comprensione di certi comportamenti.

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere una TED talk che parlava proprio di come cambiare la storia che ci raccontiamo può cambiare la nostra vita.

Nell’esempio riportato veniva raccontato lo stesso episodio dal diverso punto di vista dei due personaggi coinvolti.

Quando abbiamo a che fare con un conflitto o con qualcosa che non ci è chiaro, l’invito è di provare ad immaginarci il punto di vista del nostro interlocutore.

Potremmo poi ripetere questo esercizio anche con il nostro personale punto di vista per cercare di smascherare i racconti che non sono altro che il risultato delle nostre paure o delusioni.

Impariamo ad osservare la nostra vita da diverse angolazioni.

Potremmo restare felicemente sorpresi dagli scorci che riusciremo a scoprire.

Quale storia ti stai raccontando che non ti fa risplendere al meglio?
Quali punti di vista non hai ancora considerato?

Simona De Guglielmo

Content creator appassionata di crescita personale, organizzazione e tutela ambientale. Sono alla ricerca continua di ispirazione. Amo le alternative in cucina e nella vita. Zia di un gatto di nome Alpha.

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